Settembre è un mese di compleanni storici per alcuni grandi artisti italiani del mondo dello spettacolo e del cinema: due giorni fa festeggiavamo la regina indiscussa del cinema italiano, Sofia Loren, stavolta tocca a Ornella Vanoni e Gino Paoli spegnere le 80 candeline.
Sono nati a distanza di un giorno l’uno dall’altro e quest’anno festeggiano un compleanno importante, quello degli 80 anni. Ornella Vanoni è nata a Milano il 22 settembre del 1934 e Gino Paoli il 23 settembre del 1934 a Monfalcone (Friuli), ma trasferitosi da bambino a Genova.
A legarli non è però solo il calendario. Vanoni e Paoli si conobbero nel 1961. E tra i due nacque subito un legame sentimentale che ispirò alcune delle più famose canzoni d’amore del cantante friuliano. Titoli come ‘Senza fine’, ‘Anche se’, ‘ Me in tutto il mondo’ raccontano infatti la loro storia. Un legame così forte da resistere anche alla fine della relazione. Paoli e Vanoni, non più legati sentimentalmente, si ritroveranno infatti sul palco. E’ del 1985 il tour con cui i due artisti girarono tutta l’Italia e da cui fu realizzato l’album live ‘Insieme’. Nel 2004 i due cantanti incisero invece l’album ‘Ti ricordi? No, non mi ricordo’. Una raccolta di inediti che li portò a duettare nei teatri d’Italia.
Vive la sua vita e la sua intensa carriera da cantautore fuori da spazio e tempo, non ha paura della sua morte, ma di quella dei suoi amici si: il suo unico rimpianto è di non aver passato abbastanza tempo con le persone che più ha amato e che non ci sono più.
Ironico, anticonformista, realista e disincantato, sembra sottovalutare il suo enorme talento definendo la sua vita di successo come una “enorme botta di culo”.
“Non ho mai avuto il pensiero del traguardo, ai 40, ai 50 o ai 60. Penso di nascere tutte le mattine e di morire tutte le sere. Del resto a 16 anni non pensavo neanche di arrivare ai 30, –ci ha raccontato Gino Paoli– che in effetti ai 30 rischiò di non arrivarci dopo aver tentato il suicidio nel 1963. Una vita “vissuta come volevo io, sentita e goduta fino in fondo”, eccessi compresi. “Non mi pento di niente. Potrei rivivere tutto nella stessa maniera. Tutti i giorni sono legati uno all’altro come pagine di un libro. Non puoi prenderne una e strapparla solo perché ti piace”. Nessun rimpianto, nessuna paura per il ‘dopo’: “Quarant’anni fa una persona di 80 anni era un vecchio che stava a casa e rompeva le scatole. Oggi a 80 anni puoi essere ancora attivo, una persona a tutti gli effetti. Poi gli artisti sono dei privilegiati, ma il segreto è sempre un cervello che continui a funzionare”. Ed è forse per questo che dall’anno scorso Paoli si è messo alla prova come presidente della Siae. Un incarico che però gli lascia il tempo di pensare ad un nuovo album.
Gino Paoli ha scritto 34 album in una carriera iniziata nel 1959. Tra le sue canzoni più famose figurano “Il cielo in una stanza”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “4 amici”, “Io ci sarò” e molte altre ancora. L’estate scorsa il suo concerto di Lugano ha ottenuto un successo memorabile.
Ottanta anni e tempo di bilanci anche per Ornella Vanoni. “Non ho mai pensato di arrivarci davvero. Semplicemente non ci ho proprio pensato. Ma sono contenta di quello che sono riuscita a fare con il mio carattere. Ero timida e insicura. Ho dovuto combattere con me stessa, ma sono andata avanti, perché sono un guerriero. Piccolo o grande? Piccolo, perché non ho conquistato nessun territorio, se non quello della mia personalità”.
Di tutti i momenti della sua vita, Vanoni, confessa, rivivrebbe “proprio gli inizi degli amori”. E senza alcun timore dichiara: “L’età che avanza non mi fa paura. Mi dicono che da lontano dimostro 35 anni, da più vicino 40, poi 45. Tutti concordi nell’affermare che porto bene i miei anni. Ma anche se non si vedono, so di averli tutti. E non ho mai avuto paura del tempo che passava. Bisogna guardare i propri cambiamenti con tenerezza e compassione”.
A tenerla ‘giovane’ sopratutto la passione per il lavoro: “Sono ancora qui che lavoro ancora, lavoro bene e mi piace farlo. Io non gioco a burraco, non so fare il piccolo punto e mi annoio a fare le parole crociate, quindi meglio che continui a lavorare”.
E così martedì esce il triplo cofanetto antologico ‘Più di me più di te più di tutto’, una raccolta di grandi successi della cantante. Poi da fine ottobre a fine marzo riprenderà anche lo spettacolo ‘Un filo di trucco un filo di tacco.. l’ultimo tour’. “Poi prenderò un periodo di riposo, ma il futuro ce l’ho già in testa”.
Saverio Albanese