“Per me la canzone che meglio riassume lo spirito natalizio è Santa Claus is coming to town”, perché ci invita a non abbandonare mai il fanciullo che è in noi. Solo in questo modo, secondo me, possiamo essere adulti migliori”. A parlare così è Alessandro Cucinotta, cantante e performer siciliano – forte di una somiglianza con Francesco Gabbani che lascia a bocca aperta – che in questa intervista ci racconta di quando ha portato una coppia di sposi (lui è un irrinunciabile animatore di matrimoni, ndr.) a ballare sulle nuvole.
Insomma, Alessandro. La musica fa miracoli…
Quel matrimonio, animato tra Natale e Capodanno, lo ricordo ancora con particolare piacere: era bella l’atmosfera, con tutte le decorazioni. Pensa poi che gli invitati, per volere degli sposi, indossavano tutti qualcosa di rosso. Chiaramente molti dei brani eseguiti durante la serata, scelti sempre dagli sposi, erano a tema natalizio. E poi il pezzo forte: una sala fu decorata con tantissimi agrifogli. Gli sposi fecero lì il loro primo ballo, con la sensazione di stare sulle nuvole ottenuta grazie ad una macchina che emanava del fumo basso. Ad un mio segnale, nella sala sono entrati tutti gli invitati che, come tradizione vuole, si sono baciati “sotto il vischio”.
A proposito di tradizioni: nel sentire comune Capodanno significa buoni auspici. Ti è mai capitato di aver desiderato qualcosa così ardentemente, durante la notte di San Silvestro, che poi si è realizzata?
Da giovincello, tra un cucchiaio di lenticchie e l’altro, mi ritrovai a desiderare di avere un lavoro. Cosa che è poi accaduta qualche anno dopo: ho assunto una posizione lavorativa che mi permette di dedicarmi con passione anche al mestiere dell’entertainer. Casualità? Non saprei!
Allora riproviamoci, magari funziona anche se è prestino: c’è qualcosa che desideri ardentemente per il 2022?
A molti suonerà banale ma desidero ritrovare la serenità interiore: credo che solo stando bene con se stessi si possa stare bene con gli altri. Attraversato questo step, il resto viene da sé.