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This article was written on 22 Giu 2017, and is filled under Interviste.

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MAURO PINA: LA MIA GRANDE ISPIRAZIONE? ROSALINDA CELENTANO

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Mauro Pina è un nome celebre nel mondo della musica. Attualmente è in uscita con un brano, dal titolo “Sei Fantastico”, che ha realizzato assieme a Rosalinda Celentano. In questa intervista ci racconta di questa sua collaborazione, e ci svela i segreti della sua vita di artista.

Mauro, di cosa parla nello specifico la canzone “Sei Fantastico”? Parla di una storia di amicizia tradita, di un personaggio abbastanza squallido….
La tua storia nel mondo della musica dove e quando nasce?

<<Prestissimo direi. All’asilo nasce la consapevolezza di non poter fare a meno della musica. Negli anni ho capito perché>>.

Chi è l’artista a cui ti senti maggiormente ispirato?

<<Assolutamente John Lennon>>.

Un genere al quale ti rifai in particolare?

<<Il loro. Penso di essere molto beatlesiano nelle mie stesura>>.

Quanti e quali strumenti musicali hai suonato e studiato nella tua vita?

<<Suonato direi molti. Studiato direi nessuno>>.

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Quando è nata la tua collaborazione con Rosalinda Celentano?

<<La collaborazione con Rosalinda è nata da un’idea di Efrem Sagrada che ha proposto a lei il mio pezzo. E a lei è davvero piaciuto>>.

Parlaci un po’ a ruota libera dell’album “L’ho Scritto Io”.

<<“L’ho scritto io” è un album che si ascolta e si capisce tutto e subito. Semplice, vario, unico. Undici inediti che vanno a spasso per gli stili musicali e portano atmosfera che, a mio parere, da un po’ Nn si sentivano. Da ascoltare>>.

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Ritieni che sia un percorso difficile riuscire a fare un lavoro artistico a tempo pieno?

<<Io lo faccio. E ti devo dire si. È davvero difficile. Bisogna crederci davvero. E non mollare>>.

In relazione alla domanda precedente, che consiglio vuoi dare ai giovani che sognano una carriera artistica?

<<Non mi sento all’altezza di dare nessun consiglio. Ognuno ha il proprio percorso, il proprio background ed in queste situazioni sono importanti soprattutto due cose: la perseveranza e… la fortuna>>.

Come consideri le sonorità contemporanee in confronto a quelle degli “anni d’oro” del secolo scorso?

<<Non amo molto i dischi pop dei nostri giorni. Meno ancora i concerti. Resto dell’idea che un buon disco sia comunque il frutto di sensazioni, emozioni, momenti. Che solo suonando puoi evidenziare e trasmettere. La perfezione musicale appiattisce e raffredda ciò che si vuole dire e dare.
W la musica. Quella vera>>.

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