Elegantissima, glamour e sempre con il sorriso, Raffaella Corsi, piemontese di nascita, ma da tempo residente sul Lago di Garda è con il marito Alessandro l’anima di una delle più quotate società nel campo del food e dell’arte del ricevere, I Salotti del gusto.
Sempre pronta a mettersi in gioco, a raccogliere nuove idee per stupire favorevolmente, la Corsi, che solo pochi giorni fa ha contribuito con la sua attività a rendere impeccabile il suggestivo concerto del tenore Andrea Bocelli a Lajatico in Toscana, organizzando la parte pre-evento con l’aera hositality e poi organizzando l’esclusivo dinner-party nella magione del cantante, ci ha raccontato in esclusiva la passione per il suo lavoro.
Come è nata questa sua passione per l’arte del ricevere diventata poi per lei il suo lavoro?
Fin da piccola amavo ritrovarmi con le amiche il pomeriggio, creare piccoli eventi nei quali curavo ogni dettaglio, dal segnaposto decorato a mano al regalino, ai dolcetti. A casa mi prendevano in giro, lo chiamavano “il salottino della Raffa”. Da psicologa, oggi posso dire che era il mio modo di “prendermi cura” degli altri. Rendere ogni situazione il più piacevole possibile, stupire con entusiasmo e creatività, suscitare emozioni, sono le cose che, ancora oggi, faccio e mi rendono felice. Con stile ed eleganza, ma sopratutto gioia.
Lei organizza molti eventi durante l’anno, ognuno diverso tra loro. Dove attinge le idee per stupire sempre?
Osservo e ascolto moltissimo. Mi tengo sempre aggiornata su tutto, anche se il segreto è anticipare i nuovi “gusti” del mercato. Fortunatamente in questo sono piuttosto brava, da sempre capisco al volo cosa funziona e cosa no. Mi fido del mio istinto, delle mie “intuizioni”. E poi adoro le sfide. Il mondo va avanti e bisogna avere il coraggio di osare, e uscire dal proprio orticello; c’è tutto un mondo la fuori da conquistare. E sopratutto ci sono nuove generazioni, che sono nate e cresciute con una mentalità cosmopolita, all’interno della quale convivono differenti filosofie, religioni e linguaggi. Nell’era della condivisione, vince chi sceglie di fare rete.
Quale è la richiesta più gettonata dai suoi sponsor, ad esempio la location particolare o che altro?
Le aziende oggi cercano principalmente il “network”. Hanno compreso, come dicevo prima, l’importanza di “fare rete” e “contaminare” i settori. Presentare location, attività e prodotti in situazioni completamente differenti dal proprio ramo si traduce di fatto in infinite possibilità di raggiungere ed acquisire nuovi clienti. Tutti i nostri eventi uniscono settori diversi tra loro, dalla musica, all’arte, allo sport e all’enogastronomia, e proprio per questo coinvolgono target mirati ma trasversali per età, interessi, passioni. Questo ci consente di avere un parterre appetibile, e interscambiabile, per le aziende che investono. Oggi abbiamo superato i 2 milioni di followers; un ottimo risultato che ci mette ai primi posti tra i “network” che godono della credibilità e della stima degli addetti ai lavori e della simpatia del pubblico. Le aziende si sentono così parte di un’unica grande squadra che gioca solo per vincere!
Lei non è sola a gestire il suo brand “Salotti del Gusto” ma lo fa con suo marito Alessandro. È bello decidere le cose insieme ?
E’ fantastico ! Ormai il nostro è un rapporto simbiotico, alla “Sandra e Raimondo”, e questo è bellissimo perché ci consente di divertirci, sempre. Anche se la nostra vita si è completamente trasformata. Aver creato dal nulla un progetto così articolato è stato impegnativo, sotto tutti gli aspetti. Sono cambiate le priorità, i ruoli. Oggi siamo costantemente di corsa; non ce ne rendiamo conto ma spesso non facciamo tempo a dirci le cose che già sono successe. Viviamo a mille all’ora, sempre in viaggio, sempre in movimento. La cosa bella è che riusciamo a mantenere sempre un’ironia di fondo che ci consente di sorridere, guardandoci negli occhi la sera, sia per i successi che per le piccole delusioni. E poi c’è l’amore, che accende l’adrenalina, che ci fa alzare alle 5 del mattino, con un bacio, perchè dobbiamo vincere la nostra battaglia quotidiana.
Da alcuni anni organizzate parte degli eventi della famiglia del grande tenore Andrea Bocelli. Che cosa la entusiasma di più del poter lavorare con un grande della musica internazionale?
Andrea e Veronica (la moglie ndr) sono una coppia eccezionale, nel lavoro così come nella quotidianità. Lui sul palcoscenico non ha rivali, lei dietro le quinte è la sua “deus ex machina” . E’ una delle poche donne che ammiro incondizionatamente. Avere il privilegio di lavorare da cinque anni al loro fianco su alcuni importanti progetti lo considero una risorsa preziosa attraverso la quale attingere per migliorarmi e crescere. Gestire l’hospitality per oltre 1000 ospiti executive, vip e celebrities al Teatro del Silenzio in occasione dei concerti di Andrea è un’esperienza unica, uno spaccato di mondo, un modo eccellente di unire e celebrare l’arte, la cultura, la musica e il patrimonio enogastronomico italiano. Andrea e Veronica, oltre a veicolare la bellezza dell’italianità nel mondo, sono fortemente impegnati nel campo della solidarietà. La Celebrity Fight Night è uno tra i primi eventi benefici al mondo, e anche in questo caso, sapere di dare un contributo a tutto ciò, mi rende fiera e orgogliosa. Oltre che grata a entrambi per continuare a sceglierci.
Quando sceglie uno sponsor lo sceglie e basta o crede davvero nelle potenzialità del prodotto ?
Per poter promuovere un’azienda devo essere io la prima ad esserne conquistata. E ad aver “toccato con mano” le emozioni che il prodotto mi trasmette, eccellenza e qualità in primis. Prendiamo l’acqua per esempio, da tre anni abbiamo scelto Lauretana per tutti i nostri eventi. Siamo stati in azienda più volte, abbiamo visitato tutta la filiera produttiva e sperimentato sulla nostra pelle i benefici in termini di salute e benessere. Oggi non riesco a bere nessun’altra acqua, e non immagina quanti personaggi famosi bevono esclusivamente acqua Lauretana, da Gianna Nannini a Claudio Marchisio. Altrettanto importante per me poi è il fattore umano. E’ fondamentale avere la certezza che dietro ad un ottimo prodotto ci sono seri professionisti e belle persone.
C’è uno chef che ha rincorso, e con il quale è riuscita a coronare il sogno di organizzare un evento insieme ?
Italo Bassi. Un grande! Per 20 anni, durante la sua esperienza all’Enoteca Pinchiorri, ci siamo sfiorati, rincorsi, ed era tangibile il reciproco piacere di costruire qualcosa insieme. Purtroppo c’erano sempre impegni reciproci e vincoli. Finalmente quest’anno siamo riusciti a sederci attorno ad un tavolo, sono bastate due parole e abbiamo recuperato tutto il tempo perduto. Italo è lo chef del tour Strade Stellate che stiamo realizzando con successo per Alfa Romeo nelle più belle ville settecentesche d’Italia. Non solo, ha recentemente accolto, con una delle sue straordinarie performance live, gli ospiti del gala che organizziamo da cinque anni in occasione del concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio di Lajatico. Qualche giorno fa poi abbiamo realizzato insieme un bellissimo evento nel suo splendido boutique restaurant di Porto Cervo, il Confusion. E non finisce qui…
In quanto donna imprenditrice a volte ha incontrato delle difficoltà ?
Assolutamente no. E’ un mondo aperto a tutti, che da a tutti le stesse opportunità. Molto dipende poi da come si usano, queste opportunità. Le scorciatoie non pagano sul lungo periodo. Io ho una mentalità piuttosto maschile, da piccola andavo allo stadio, giocavo a calcio. Sono tendenzialmente portata a fare “squadra”, e in questo gli uomini sono più bravi, bisogna riconoscerlo. Nelle donne è più forte la competitività, l’invidia. Io non farei un discorso di uomini o donne, piuttosto parlerei di quanta scarsa professionalità c’è in giro. Della difficoltà oggi di relazionarsi, nel nostro ambiente, con persone improvvisate e approssimative, uomini o donne che siano.
Qual è la parte del lavoro che la emoziona di più?
La costruzione dell’evento. L’idea di avere davanti un foglio bianco e immaginare storie, percorsi, emozioni, e a poco a poco vederli prendere forma. Ho lo stesso entusiasmo dei bambini, la stessa capacità di stupirmi ed emozionarmi di fronte ad ogni nuova avventura, e scoperta. E sono felice quando quando vedo la luce accendersi negli occhi delle persone che ho di fronte. Il produttore che racconta come nasce il suo prodotto, lo chef che mostra orgoglioso il suo piatto. Vivo d’istinti, percezioni, e sono conquistata dall’entusiasmo genuino e puro, lo stesso che metto nel mio lavoro, con la voglia di crescere, e migliorarmi, sempre.
Grazia Pitorri