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This article was written on 07 Ago 2018, and is filled under Cultura, Interviste, Personaggi.

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FESTIVAL DI LOCARNO: GISELLA DONADONI “SCORTATA” DA DIEGO ABATANTUONO E MASSIMO GHINI

Gisella Donadoni è la regina del Festival del Cinema di Locarno. Oggi viene presentato il film che lei ha interpretato accanto ad attori del calibro di Diego Abatantuono e Massimo Chini dal titolo “Un nemico che ti vuole bene“.

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Una bella soddisfazione per questa straordinaria artista italiana, che nella sua biografia vanta moltissimi e importanti programmi tv e sul grade schermo. A cominciare dai suoi esordi sui telegiornali locali della Lombardia, per poi passare a Unomania su Italia 1. Celebre è stata la sua presenza come attrice nel cast di Vivere, e ora spopola in questa interessante produzione firmata da Denis Rabaglia.

GISELLA, CHE ESPERIENZA È STATA PER TE RECITARE NEL FILM “UN NEMICO CHE TI VUOLE BENE?

È stata un’esperienza bellissima ed arricchente, sia a livello professionale che umano.
Ho avuto il piacere di lavorare con grandi attori del cinema italiano e con giovani promesse che, ne sono certa, si faranno strada… recitare al loro fianco è stato un onore ed una grande scuola. Nelle settimane sul set ho avuto modo di conoscere meglio, anche dal punto di vista umano, i miei colleghi, stabilendo con loro un rapporto d’amicizia che ha reso ancora più piacevole questa esperienza. Indimenticabili i tanti aneddoti raccontati dalla meravigliosa Sandra Milo, che mi hanno fatto rivivere i migliori anni del nostro cinema, per non parlare delle risate che mi hanno regalato i racconti e i ricordi di Diego Abatantuono e Massimo Ghini. Mi ha davvero colpito lavorare con ritmi e sistemi diversi da quelli a cui ero abituata, con un’attenzione ed una precisione pazzesca, da perfetta macchina da guerra!
A livello personale mi sono innamorata della sceneggiatura alla prima lettura.

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COME MAI HAI ACCETTATO DI PARTECIPARE?

Mi intrigava molto l’idea di fare parte di questa ‘black comedy’ che presenta diversi colpi di scena cambiando continuamente le carte in tavola e sorprendendo fino all’ultimo.
Ed ero affascinata dalla profondità del messaggio che il film intendeva trasmettere regalando si risate, ma anche momenti di profonda riflessione, perché in fondo racconta qualcosa che riguarda tutti noi.

E DEL REGISTA, DENIS RABAGLIA, CHE CI DICI? 

È stato meraviglioso essere diretta da lui, un regista di grande sensibilità che come pochi ti guida, passo dopo passo, alla scoperta del personaggio, aiutandoti a trovare la giusta concentrazione e il giusto stato d’animo.  Affidandomi a lui per le settimane di girato sono diventata veramente Angela, ho cominciato a pensare e ragionare come lei, fino ad arrivare ad amarla per quello che è, con i suoi pregi e i suoi difetti, con le sue speranze e le sue illusioni.

Qual è il tuo ruolo?

Io sono Angela, moglie di Enzo Stefanelli (Diego Abatantuono), ex moglie di Pietro (Massimo Ghini) e mamma di due ragazzi: Iavana figlia di Pietro (Annabella Calabrese) e Massimo figlio di ENZO (Mirko Trovato). Angela è la classica signora borghese, un po’ annoiata dalla vita e da un marito, buono ed ingenuo, che pensa solo al suo lavoro e alle sue sculture e che non riesce a farsi valere per ottenere ciò che gli spetta di diritto, sia nella vita che nella professione. Ho lasciato Pietro, il mio ex marito, per Enzo di cui mi ero follemente innamorata ma dopo qualche tempo mi sono riavvicinata a Pietro e da anni ormai siamo di nuovo amanti, cosa di cui tutta la famiglia, mia suocera compresa, è al corrente.
Non ho il coraggio di lasciare Enzo perché sono convinta che senza di me non se la saprebbe cavare e non gli voglio fare del male.

C’È ANCHE SANDRA MILO NEL CAST, GIUSTO?

Esatto. Nel film i miei figli, entrambi viziati, fanno la loro vita ed hanno mille pretese, mia suocera Antonietta (Sandra Milo) è in un certo senso la vera ‘capofamiglia’, sa tutto di me e di Pietro, capisce la situazione e mi copre con suo figlio, che ha sempre ritenuto un incapace, un perdente, non certo all’altezza dell’altro figlio sacerdote, Don Gregorio (Roberto Ciufoli) per cui stravede.

 OGGI SEI OSPITE AL FESTIVAL DEL CINEMA DI LOCARNO. EMOZIONATA? 

Sono davvero emozionatissima, non solo per l’importanza di questo Festival dedicato al Cinema d’autore, ma anche perché non avendo potuto partecipare alla proiezione per il cast a causa di altri impegni lavorativi, stasera vedrò per la prima volta il film, e lo farò in un contesto unico e meraviglioso come quello di Piazza Grande, che ospita fino ad 8.000 spettatori e lo schermo più grande d’Europa!
Vederlo stasera in questo bellissimo contesto mi regalerà sensazioni indimenticabili…

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TU SEI UN ARTISTA POLIEDRICA, HAI FATTO MOLTA TV E ANCHE LA RADIO. ECCO, COSA PREFERISCI PRINCIPALMENTE?

Si, è vero, ho fatto tantissime esperienze, in ruoli e contesti molto diversi fra loro e questo mi ha sempre aiutata ad affrontare con entusiasmo e con il massimo impegno ogni nuova avventura lavorativa come fosse la prima volta. Dopo tanti anni di televisione mi sono cimentata per la prima volta con il cinema nel 2015, partecipando al film ‘Matrimonio al Sud’ nel ruolo di Luisella, algida donna del nord, al fianco di Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini… l’esperienza mi è piaciuta molto e mi ha stimolata a rimettermi in gioco in una veste diversa, tornando alla recitazione che avevo già sperimentato con la mia partecipazione a Vivere, la soap di Canale 5, nel ruolo di Regina Sartori.
Difficile dire cosa preferisca fare, amo tantissimo il mio lavoro, a 360’, e amo farlo al meglio di quelle che sono le mie potenzialità, sono felice quando posso mettermi alla prova e devo dire che, questo film, è stato veramente un bel banco di prova!

PER UNA DONNA ESSERE CONSIDERATA UN ARTISTA 360 GRADI NON È SEMPRE FACILE, POICHÉ L’ASPETTO ESTETICO HA SEMPRE LA SUA IMPORTANZA. COSA PENSI AL RIGUARDO?

L’aspetto sicuramente può essere importante, ma non è basilare e sicuramente da solo non basta… ci vuole ben altro, ci vuole talento, studio, disciplina, senza sacrificio non si ottiene nulla, questo è sempre stato il mio mantra e sono certa che esserne consapevoli e affrontare ogni sfida lavorativa con serietà e preparazione siano le basi sulle quali ognuno possa costruire le fondamenta di una solida carriera, che sia nel mondo dello spettacolo o in qualsiasi altro settore lavorativo.

DOPO QUESTO FILM, CHE COSA IN PROGRAMMA?

Ho appena finito le riprese di un film incentrato su un tema importante e purtroppo di scottante attualità: il bullismo. Sarò la professoressa di matematica di un liceo torinese, in una delle mie classi approderà una ragazzina siciliana che verrà subito presa di mira da un gruppetto di compagni bulli.
Per tutto il mese di agosto seguirò le varie tappe di Festival Show, un tour musicale che porta il meglio della musica italiana nelle più belle piazze del nord Italia.
Ogni sera parlo di un tema che mi sta molto a cuore, l’inquinamento da plastica nei mari, un fenomeno che sta soffocando i mari e gli oceani, ecco perché è importante prendere coscienza che stiamo arrivando ad un punto di non ritorno e che dobbiamo quindi cominciare a fare qualcosa di concreto per ridurre l’uso della plastica, soprattutto quella usa e getta.

E INFINE UN ALTRO FESTIVAL CINEMATOGRAFICO…

Sì, sarò la madrina del Festival del Cinema Nuovo, e presenterò le 3 serate di presentazione e premiazione dei lavori in concorso. Si tratta di un concorso internazionale di cortometraggi interpretati da attori disabili e avrà luogo a Milano dal 3 al 6 ottobre 2018. In giuria nomi importanti come Pupi Avati e Giampaolo Letta, solo per citarne alcuni.

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